Un post apparso brevemente sul blog ufficiale di Google ha messo in luce il restyling più corposo di Android degli ultimi anni. Prima che l’articolo venisse rimosso, la redazione di 9to5Google ha salvato contenuti e immagini, rivelando il nome del progetto: Material 3 Expressive.
Dai documenti affiorano ore di test con migliaia di volontari, prove sull’ergonomia degli elementi a schermo e un obiettivo preciso: ridurre i tempi di comprensione dell’interfaccia su smartphone e tablet.
Il progetto Material 3 Expressive
Durante quarantasei sessioni di prova, oltre 18 000 partecipanti hanno valutato palette, forme e micro-animazioni. I ricercatori di Mountain View hanno tracciato il movimento degli occhi, misurato la rapidità dei tocchi e registrato la facilità con cui gli utenti riconoscono icone e pulsanti. Secondo i dati interni, la nuova veste grafica consentirebbe di individuare le funzioni principali fino a quattro volte più velocemente rispetto a Material 3.
Anche i più piccoli dettagli sono stati messi alla prova. I tecnici hanno confrontato più indicatori di caricamento per capire quale trasmetta un’attesa meno lunga, poi hanno regolato la dimensione minima dei pulsanti per favorire il tocco senza disturbare gli elementi circostanti. In questa fase sono emerse scelte cromatiche più vivaci e bordi leggermente arrotondati che guidano lo sguardo senza affaticare la vista.
Un aspetto rimarcato da Google riguarda l’accessibilità generazionale. Secondo le tabelle condivise, chi ha superato i 45 anni ora impiega lo stesso tempo dei giovani adulti per localizzare un comando a schermo. Il merito andrebbe a contrasti più marcati e a gerarchie visuali ricalibrate, studiate perché ogni fascia d’età percepisca subito cosa è primario e cosa secondario.
Tempistiche e interrogativi sul lancio
L’esistenza di Material 3 Expressive non sorprende del tutto: nelle ultime settimane alcuni utenti avevano notato icone rivisitate nella barra di stato, un carattere diverso per l’orologio di sistema e un pannello di impostazioni rapide ridisegnato. Persino l’app Orologio mostrava un tema rinnovato nelle versioni beta. Mancava però la conferma ufficiale, arrivata—seppur per errore—con il post fantasma.
La rimozione immediata del testo solleva domande: l’annuncio era forse destinato all’evento Android che precede il Google I/O del 13 maggio? Oppure una data di lancio troppo vicina avrebbe costretto gli ingegneri a rinunciare agli ultimi ritocchi? Finora l’azienda ha scelto il silenzio stampa, lasciando che siano le comunità di sviluppatori e designer a ricostruire la cronologia interna.
Ciò che pare certo è la volontà di uniformare l’intera piattaforma: le app di sistema, i widget e persino le notifiche dovrebbero adottare linee coerenti, così da offrire un’esperienza fluida dal primo avvio. Non resta che attendere il palco del Google I/O per scoprire se Material 3 Expressive diventerà realtà già con la prossima Developer Preview o se gli utenti dovranno aspettare la release stabile di Android 15.