Google sta limando gli ultimi dettagli di Android 16, il cui debutto pubblico è previsto entro la fine di giugno. Nel codice della quarta Beta, i ricercatori di Android Authority hanno scovato piccole gemme che migliorano soprattutto l’aspetto visivo del sistema: ritocchi all’interfaccia, nuove animazioni e un linguaggio grafico inedito destinato a cambiare ogni area dell’esperienza utente.
L’obiettivo? Un ambiente coerente con Material Design 3 Expressive, la prossima evoluzione del design made-in-Mountain View che sarà mostrata durante il Google I/O 2025.
Novità di design: Material Design 3 Expressive
Il passaggio a Material Design 3 Expressive promette un’interfaccia più leggera e ariosa. Nel cassetto delle notifiche e nei Quick Settings, lo sfondo monocromatico lascia spazio a un velo di trasparenza con effetto blur che fa intravedere il wallpaper, conferendo profondità senza distrarre. Le tile, poi, diventano ridimensionabili: dall’attuale formato 2×1 si potrà passare a un più compatto 1×1, facilitando la personalizzazione.
La barra di stato riceve un set di icone ridisegnate – Wi-Fi, Bluetooth, modalità aereo, 5G e batteria – trattate con linee sottili e un font dell’orologio più marcato per la massima leggibilità. Sul blocco schermo dei Pixel, la data scivola al centro in basso, mentre le notifiche, se richiesto, si comprimono in un pulsante quadrato espandibile.
Anche la tastiera numerica per l’inserimento del PIN risulta meno austera: i puntini che rappresentano le cifre attingono ai colori del tema Material, mentre lo sfondo applica ancora una volta la sfocatura.
Il launcher di casa Google, infine, permette di variare la forma delle icone applicazione: oltre al tradizionale cerchio compaiono un quadrato dagli angoli morbidi e tre varianti più creative, così che ogni utente possa trovare l’impronta estetica preferita.
Funzioni e ritocchi in arrivo con Android 16
Le novità non si fermano all’estetica. Il menu volume perde la curvatura all’estremità delle barre, sostituita da una linea netta che rende immediata la percezione del livello impostato. L’app Impostazioni, da parte sua, guadagna icone colorate e una distribuzione delle voci più dinamica, con separazioni visive che guidano lo sguardo verso le sezioni importanti.
Nella schermata multitasking debutterà lo stesso effetto blur già osservato nel drawer applicazioni, almeno sui dispositivi Pixel. Lo scopo è rendere distinguibile la finestra in primo piano, riducendo al contempo il disturbo visivo del contesto.
Google sta inoltre sperimentando una ripartizione tematica dei toggle rapidi – con cluster dedicati a connettività, multimedia e produttività – per ridurre la ricerca degli interruttori più usati, mentre l’unificazione completa tra centro notifiche e Quick Settings resta nell’agenda dei progettisti.
Molte di queste modifiche potrebbero non essere immediatamente presenti al lancio: l’azienda le ha inserite nel ramo stabile del codice, ma si riserva la possibilità di distribuirle con gli aggiornamenti funzionali che seguiranno durante il ciclo di vita di Android 16.
Ciò significa che l’esperienza potrà continuare a migliorare senza dover attendere la major release successiva, mantenendo la piattaforma fresca e attuale grazie a patch incrementalmente introdotte tramite Google Play Services e Android System Updates.