La presentazione della nuova versione di Alexa era prevista per fine febbraio, durante un evento annunciato con grande risonanza. Invece, la tecnologia legata all’assistente vocale di Amazon sembra subire ancora un arresto imprevisto. Secondo quanto riferito dal Washington Post, la società di Seattle avrebbe rinviato la data di uscita al prossimo mese, accennando a difficoltà tecniche non ancora risolte.
Un rinvio che prolunga l’attesa
Un aggiornamento interno conferma che la funzionalità rinnovata di Alexa non arriverà prima del 31 marzo, ben oltre la scadenza precedentemente prevista. I messaggi privati visionati dal quotidiano statunitense e le dichiarazioni di un impiegato rivelano che persisterebbero ostacoli nella messa a punto delle caratteristiche più innovative.
Si vociferava che gli inviti all’evento, unendo i cinque frammenti grafici, componessero la scritta “alexa”, innescando aspettative tra gli appassionati di tecnologia. Eppure, le correzioni richieste dai test pare abbiano superato le previsioni degli sviluppatori, rendendo necessario questo prolungamento dei tempi di rilascio.
Attualmente, la scadenza di fine marzo appare come l’unica ipotesi plausibile, anche se non si può escludere la necessità di altri rinvii in caso di ostacoli aggiuntivi. Nei canali interni, alcuni sviluppatori hanno espresso la volontà di testare più a fondo il sistema vocale, per evitare incomprensioni frequenti e risposte inadeguate.
Funzioni potenziate e costi mensili
La nuova versione dell’assistente dovrebbe offrire conversazioni più naturali, evitando errori evidenziati nelle prime prove. Risulta che in diverse situazioni la piattaforma abbia fornito soluzioni imprecise alle domande degli utenti, risultando meno affidabile di quanto desiderato da Amazon.
L’obiettivo rimane quello di portare Alexa su un’ampia gamma di dispositivi, stimata in oltre 500 milioni di dispositivi in circolazione. Le nuove funzionalità a pagamento, attivabili con canoni da 5 o 10 dollari/mese, consentiranno di gestire attività come ordinare cibo da asporto o chiamare un taxi, incrementando il ventaglio di servizi disponibili.
Con questi interventi, l’azienda di Seattle si augura di conquistare un pubblico pronto a investire in un servizio più avanzato. La capacità di comprendere il linguaggio colloquiale è ritenuta essenziale per offrire un’interazione simile a quella umana, puntando a un salto di qualità nel panorama dell’intelligenza artificiale.
Collaborazioni e investimenti significativi
Per migliorare le competenze dell’assistente, Amazon ha deciso di stanziare 100 milioni di dollari in formazione dei modelli. Il piano prevede l’integrazione di progetti proprietari, come Nova, insieme al modello Claude di Anthropic, realtà che ha ricevuto un’ingente somma pari a otto miliardi di dollari da parte della stessa Amazon.
L’obiettivo di questa collaborazione è sviluppare capacità di comprensione e interazione più sofisticate, in modo da convincere i consumatori a sottoscrivere gli abbonamenti mensili. In effetti, il colosso dell’e-commerce mira a recuperare almeno in parte i finanziamenti destinati alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie vocali di nuova generazione.
Dalle indagini condotte dal Washington Post, si apprende che anche la versione attuale di Alexa, distribuita negli Stati Uniti, talvolta commette errori di natura geografica o fornisce informazioni non aggiornate. Un esempio emerso riguarda la denominazione del bacino d’acqua adiacente al Texas, indicato come Golfo del Messico in maniera generica e priva di dettagli revisionati.
Ciò dimostra il percorso ancora da perfezionare prima che l’assistente raggiunga gli standard qualitativi auspicati. Alcuni analisti ritengono che il mercato degli assistenti vocali possa crescere ancora, spinto dal desiderio degli utenti di semplificare la vita quotidiana attraverso comandi sempre più intuitivi.