Il settore degli smartphone con schermo flessibile continua a generare curiosità, e Samsung sembra determinata ad ampliare la propria gamma con soluzioni sempre più versatili. Di recente, Ross Young, considerato un osservatore affidabile nel campo delle tecnologie di visualizzazione, ha diffuso indiscrezioni su due dispositivi futuri: il primo telefono tri-fold di casa Samsung e un eventuale Galaxy Z Fold 7.
Secondo le sue analisi, entrambi i modelli condivideranno un elemento distintivo, cioè un pannello esterno da 6,49 pollici, segno di una scelta coerente per favorire un’esperienza d’uso uniforme.
Un pannello esterno condiviso
Le voci riportano che la casa coreana voglia utilizzare lo stesso schermo secondario da 6,49 pollici su entrambi i pieghevoli, così da fornire un’area di visione pratica quando il dispositivo rimane chiuso.
Questa opzione contribuirebbe a migliorare la fruibilità quotidiana, poiché l’utente può interagire comodamente con le notifiche o le app più importanti senza dover sempre aprire completamente il telefono. L’idea di equipaggiare più soluzioni con la stessa diagonale per il display esterno suggerisce la volontà di mantenere una certa linearità nel design complessivo.
Due schermi separati per la versione tri-fold
A differenza di quanto visto sul Huawei Mate XT, che adotta un solo pannello flessibile, il prototipo tri-fold firmato Samsung dovrebbe integrare due display distinti: quello esterno da 6,49 pollici e uno primario di circa 9,96 pollici quando viene esteso.
In questo modo, lo schermo principale resterebbe al sicuro durante l’uso in modalità compatta, minimizzando possibili inconvenienti. Si parla di una chiusura a “G”, che differisce dall’impostazione a “Z” individuata sul dispositivo Huawei. Questo schema potrebbe offrire varie modalità d’impiego, benché non siano emersi dati tecnici più specifici al momento.
Produzione limitata e lancio previsto
Alcune indiscrezioni indicano che l’esordio del modello tri-fold, potenzialmente denominato Galaxy G Fold, possa avvenire nel terzo trimestre di quest’anno, in concomitanza con Galaxy Z Fold 7 e Galaxy Z Flip 7. Sembra che Samsung voglia lanciare poche centinaia di migliaia di unità, non più di 300.000, rendendo questo prodotto un’opzione destinata a una nicchia ristretta.
Il nome in codice G Fold, che richiama la particolare piegatura a “G”, appare coerente con la struttura fisica del dispositivo. Sarà interessante capire come i consumatori reagiranno a una simile novità, potenzialmente in grado di ampliare le possibilità d’uso nella fascia dei pieghevoli.