I prossimi smartphone di Google non restano mai a lungo nell’ombra. Un servizio fotografico realizzato a Vancouver e alcune slide interne, finite in rete prima del tempo, offrono un quadro già piuttosto netto della serie Pixel 10.
Oltre a dettagli sul design, emerge il messaggio chiave della campagna e, soprattutto, una strategia cromatica mirata a distinguere i diversi modelli fin dal primo sguardo.
Spot pubblicitario: design e messaggio
Durante le riprese di uno spot in centro città, la storyboard riportava chiaramente il nome “Pixel 10”. Il dispositivo mostrato riprende la linea del Pixel 9 Pro: cornice sinuosa, finitura nera Obsidian, due inserti circolari accanto al gruppo fotografico – uno per il flash LED e l’altro, con ogni probabilità, per il sensore di temperatura già visto in precedenza. I tasti volume e accensione rimangono sul profilo destro.
Il materiale raccolto lascia intendere che la comunicazione punterà su un invito a esigere di più dal proprio telefono, enfatizzando funzioni fotografiche e soluzioni di intelligenza artificiale. Due scene, una foto di gruppo e un’inquadratura che richiama la funzione Add Me (inserire un soggetto nello scatto a posteriori), suggeriscono come l’attenzione rimanga centrata sulla fotocamera e sugli algoritmi avanzati di elaborazione.
Pixel 10: colori vivaci per il modello base
Se il telaio non cambia in modo rilevante, Google sceglie di farsi notare attraverso le tonalità. Per il Pixel 10 “standard” sono previste quattro varianti:
- Obsidian: il classico nero lucido che accompagna la gamma da diverse generazioni;
- Blue: un blu acceso, assente da qualche anno e pensato per chi preferisce sfumature decise;
- Iris: viola intenso che ricorda quello del recente Pixel 9a, ma con riflessi più brillanti;
- Limoncello: giallo chiaro e luminoso, possibile alternativa all’ormai tradizionale bianco Porcelain.
La scelta di tinte fresche denota la volontà di intercettare un pubblico alla ricerca di personalizzazione visiva, senza stravolgere la formula tecnica consolidata della linea Pixel.
Pixel 10 Pro e Pro XL: eleganza sobria per i top di gamma
Le varianti destinate a chi cerca specifiche superiori seguono una logica cromatica differente, orientata su nuance più discrete:
- Obsidian: conferma dell’intramontabile nero, ideale per un look professionale;
- Green: verde il cui esatto gradiente resta da verificare, potenzialmente vicino all’Aloe del Pixel 8a o al Mint del Pixel 8 Pro;
- Sterling: grigio metallico freddo, meno caldo del precedente Hazel e adatto a chi preferisce toni neutri;
- Porcelain: bianco caldo dall’effetto ceramica, già apprezzato sui modelli attuali.
Con queste soluzioni Google punta a differenziare immediatamente le versioni Pro da quella base, offrendo al tempo stesso opzioni sobrie ma riconoscibili. La coerenza cromatica fra Pro e Pro XL sottolinea l’intenzione di comunicare appartenenza alla stessa fascia, lasciando che siano display e batterie di dimensioni diverse a marcare la distinzione funzionale.