Nei laboratori di Microsoft Design il menu Start ha ricevuto un sostanziale lifting. In un recente diario pubblicato dal team, gli autori spiegano che apparenza, ordine e machine learning sono stati armonizzati per offrire un accesso ancora più rapido alle applicazioni.
Oltre trecento persone della community hanno affiancato gli ingegneri in sessioni di prova e co-creazione, fornendo opinioni che hanno orientato scelte e correzioni. Il risultato? Un menu che mantiene l’icona familiare del sistema operativo, ma ne rinnova il comportamento in modo profondo.
Un percorso di design guidato da quattro idee chiare

Gli artefici del progetto hanno fissato quattro capisaldi prima di toccare un singolo pixel. Il primo riguarda la visibilità: le app, che siano già ancorate, appena installate o ancora sconosciute all’utente, devono mostrarsi senza ricerche lunghe. Il secondo fa della personalizzazione un dovere: Start deve riflettere gusti, abitudini e flussi di lavoro, presentando ciò che davvero conta nel momento giusto.
Il terzo punto è la velocità, perseguita eliminando passaggi superflui e menu nidificati. Il quarto preserva la riconoscibilità dell’icona, così che chi arriva da versioni precedenti non si senta spaesato, pur trovando novità sostanziali.
Con queste linee guida, il team ha creato numerosi prototipi. Alcuni sperimentavano categorie tematiche visivamente separate, altri proponevano liste a scorrimento singolo con pin e suggerimenti a portata di clic. Sono stati provati anche widget interattivi integrati direttamente nella schermata principale.
Nel corso dei test, gli utenti hanno espresso preferenze nette: desideravano un colpo d’occhio immediato sulle app e meno cambi di contesto. Feedback di questo tenore ha spinto Microsoft ad affinare l’interfaccia fino alla configurazione attuale, in cui le sezioni sono ben distinte e la ricerca risulta immediata.
Che cosa troveremo nel nuovo Start (e quando)

La versione rielaborata propone una pagina unica. Nella fascia superiore campeggiano i pin, al centro compaiono i suggerimenti dinamici basati su modelli di intelligenza artificiale, mentre in basso si può scegliere tra l’elenco completo dei programmi o raccolte ordinate per categoria. Questa scelta azzera la necessità di passare da una vista all’altra, riducendo tempi di selezione e impatto cognitivo.
I consigli automatici sono più pertinenti perché il sistema apprende dall’uso quotidiano, ma la libertà di controllo resta salda: chi preferisce un layout tradizionale può disattivare la sezione dei suggerimenti o ampliare la griglia dei pin. È presente anche un riquadro indipendente per Phone Link, pensato per separare i contenuti provenienti dallo smartphone.
Microsoft mira a garantire la stessa esperienza tanto sul compatto Surface Go quanto sui display ultrawide da 49 pollici. Per questo motivo il menu è fluido e si adatta al rapporto d’aspetto, ridisegnando spaziature e dimensioni dei riquadri quando la diagonale cresce.
Al momento l’azienda non ha ancora fornito un calendario ufficiale per il debutto pubblico. Chi utilizza le build Insider di Windows 11, però, può già attivare il nuovo Start tramite un ID funzione nascosto: un segno che la fase di test è a buon punto.
In base al ritmo abituale degli aggiornamenti, la distribuzione su larga scala potrebbe avvenire attraverso un pacchetto cumulativo nei prossimi mesi, ma ci saranno altre tappe di valutazione prima del via libera definitivo. Chi guarda con curiosità a questa evoluzione, dunque, può iscriversi al programma di anteprima o attendere che l’aggiornamento faccia capolino nel canale stabile.