La piattaforma NoiPA, sviluppata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, offre ai lavoratori della Pubblica Amministrazione un modo pratico per visualizzare documenti personali e ottenere servizi dedicati. La sua app ufficiale, disponibile su dispositivi Android e iOS, permette tra l’altro di consultare dati retributivi, scaricare cedolini e certificazioni fiscali, nonché avviare richieste di assistenza mirate.
A partire dal 10 marzo 2025, con la versione 6.0, è stata introdotta un’interfaccia più attuale, capace di rendere la navigazione ancora più intuitiva. Molti utenti, però, hanno notato il recente messaggio “dispositivo non sicuro”, segnalato in situazioni in cui l’applicazione rifiuta di avviarsi. Di seguito, analizziamo le principali cause del problema e le azioni utili per aggirarlo.
Perché compare l’avviso “dispositivo non sicuro”
L’app NoiPA, esattamente come altre soluzioni digitali di rilievo, sfrutta i meccanismi di sicurezza di Android e iOS per stabilire se l’ambiente su cui viene eseguita risponde a criteri considerati sicuri. Ciò risulta fondamentale, dato che l’app elabora informazioni riservate: compensi, dati fiscali e dettagli sui dipendenti pubblici.
Nel caso di Android, viene utilizzata la Play Integrity API, progettata per verificare che il software non sia stato modificato o che l’utente non abbia attivato procedure di root o installato versioni non autorizzate. L’esistenza di custom ROM, lo sblocco del bootloader e la presenza dei permessi di amministratore possono ostacolare l’uso di NoiPA. Un altro servizio, noto come Key Attestation, contribuisce a rafforzare la protezione degli algoritmi crittografici, ad esempio in fase di firma digitale.
Per i dispositivi Apple, il framework DeviceCheck consente di interrogare i server iOS alla ricerca di un token unico, associato alla singola unità, con lo scopo di validarne l’integrità. Qualora un controllo non vada a buon fine, NoiPA blocca l’accesso, segnalando che il dispositivo risulta non conforme agli standard imposti.
Disattivare le Opzioni sviluppatore su Android
Una delle prime verifiche suggerite riguarda le impostazioni di sistema destinate agli sviluppatori. In molti telefoni Android, queste funzioni, se attive, possono far emergere il messaggio “dispositivo non sicuro”. Per disabilitarle, basta cercare “Opzioni sviluppatore” nel menu delle impostazioni e spegnere l’interruttore corrispondente. Successivamente, riavviando l’app NoiPA, il problema potrebbe risolversi immediatamente, a condizione che non sussistano altre cause di blocco.
È utile sottolineare che l’attivazione della modalità sviluppatore serve principalmente a chi crea software e intende effettuare test approfonditi. Chi non ha esigenze di questo tipo di solito può tranquillamente lasciarla disattivata, così da evitare qualsiasi conflitto con le politiche di verifica interne di NoiPA.
Come superare il blocco su dispositivi modificati
Se, nonostante la disabilitazione delle opzioni avanzate, l’avviso “dispositivo non sicuro” continua a comparire, ciò indica che qualche altra verifica di sistema non è stata superata. Il root del dispositivo, la presenza di un bootloader sbloccato oppure l’installazione di una ROM personalizzata rientrano tra le motivazioni comuni per cui l’app non si avvia. Queste pratiche, frequenti nei terminali più datati e privi di aggiornamenti ufficiali, impediscono la corretta esecuzione di NoiPA.
Al momento non risulta che la data delle patch di sicurezza Android, quindi la loro anzianità, impedisca l’uso dell’app. Anche apparecchi non più supportati dal produttore di solito riescono a eseguire NoiPA senza problemi, purché non siano state operate modifiche sostanziali al sistema operativo. È altresì essenziale configurare un blocco attendibile, come PIN, password o impronta digitale, perché l’applicazione si serve della Play Integrity API per controllare l’esistenza di metodi di protezione attivi.
Qualora il terminale fosse acquistato attraverso canali poco trasparenti, potrebbe presentare un firmware manomesso in fase di distribuzione. In questi casi, non resta che provare un ripristino alle impostazioni originali, se disponibile, o utilizzare un altro dispositivo che non abbia subìto interventi di terze parti.