Una sorpresa scuote il panorama tech: Microsoft spalanca le porte del video generativo a chiunque possieda un account Bing. Con una decisione lampo, l’azienda consente di usare Sora di OpenAI per trasformare poche righe di testo in clip animate da cinque secondi.
L’iniziativa prende corpo in Bing Video Creator, uno strumento integrato nel motore di ricerca. Per la prima volta la tecnologia, finora legata a piani premium, si offre senza costi: i primi dieci filmati non richiedono alcun esborso.
Questa apertura ribalta il paradigma precedente, in cui la creazione AI di filmati era privilegio di pochi: oggi lo strumento diventa una palestra creativa disponibile anche per chi muove i primi passi nel content creation.
Come funziona il nuovo creatore di clip
Per iniziare basta eseguire l’accesso con il proprio profilo Microsoft e descrivere la scena desiderata. In pochi passaggi l’algoritmo analizza l’input e restituisce il risultato in formato video verticale da 9:16.
Superata la soglia gratuita, il sistema richiede 100 punti Microsoft Rewards per ogni clip successiva. Questi crediti si accumulano facilmente: effettuando ricerche su Bing se ne ottengono cinque a operazione, con un tetto giornaliero di centocinquanta, oppure tramite acquisti sullo store aziendale.
Il conteggio rivela un vantaggio evidente: chi sfrutta già i servizi di Redmond raggiunge rapidamente la soglia necessaria, trasformando l’esperienza in un passatempo a costo zero.
I limiti attuali della piattaforma
Non tutto è perfetto. Al momento l’interfaccia è accessibile soltanto da smartphone, segnale di un focus preciso sulle community di TikTok e Instagram.
La clip prodotta resta fissa a cinque secondi e non è possibile modificare la durata. Inoltre la coda accetta al massimo tre elaborazioni simultanee, dettaglio che rallenta eventuali sessioni creative più intense.
Chi spera in tempi lampo deve armarsi di pazienza. Anche selezionando la modalità “veloce”, l’elaborazione richiede ore prima che il file sia pronto. Sul fronte formati, Microsoft afferma che l’opzione orizzontale arriverà a breve, ma per ora l’unica scelta resta il verticale.
Il significato strategico della scelta
L’accordo con OpenAI attraversa una fase di revisione contrattuale e, secondo indiscrezioni, Redmond punta ad ampliare il traffico su Bing grazie allo stupore generato dal video generativo gratuito.
Mentre OpenAI monetizza con ChatGPT Plus, Microsoft utilizza la stessa tecnologia per rafforzare il proprio ecosistema: più ricerche significano più punti Rewards, e di conseguenza un numero crescente di utenti che rientrano nelle sue piattaforme.