Tra le city-car che hanno segnato l’immaginario collettivo, la Fiat Panda disegnata da Giorgetto Giugiaro ha un posto speciale: linee essenziali, praticità assoluta e un’identità tutta italiana. Un video diffuso sui profili di Gran Turismo ha riacceso i riflettori sul modello del 1980, lasciando intendere che il piccolo grande mito possa tornare a rombare – stavolta in digitale – sull’asfalto di Gran Turismo 7.
Un’icona degli anni Ottanta pronta a rimettersi in pista
Nel filmato, realizzato durante la visita di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro agli studi di Polyphony Digital lo scorso aprile, si susseguono momenti da cui traspare un sincero scambio fra designer e sviluppatori: test al simulatore, matite che corrono su una lavagna per illustrare concetti di stile, sorrisi complici con Kazunori Yamauchi.
Verso il secondo trentaquattro, su uno dei monitor fa capolino un modello 3D finito della celebre Panda prima serie; un dettaglio fugace, eppure impossibile da ignorare per chi conosce la saga videoludica.
La piccola utilitaria, pur avendo poca potenza rispetto alle supercar abitualmente ospitate dal gioco, ha già calcato gli showroom virtuali di Gran Turismo 4, 5 e 6 nella variante 1000 S i.e. del 1990. Rosso Corsa, Avorio Delhi, Bianco, Grigio Chiaro Metallizzato, Azzurro Nautico e Nero: queste le tinte che, sulle strette vie del circuito Costa di Amalfi, restituivano sensazioni inconfondibili a chi, pad alla mano, voleva misurarsi con tornanti tecnici valorizzando abilità di guida più che cavalli sotto il cofano.
Anche se progettata per spostamenti quotidiani, la Panda ha raccontato un altro volto dell’automobilismo all’interno della serie: il piacere di condurre un’auto alla portata di chiunque, senza filtri né modifiche estreme, esaltando la leggerezza e la geometria razionale del progetto originale.
I segnali che alimentano l’entusiasmo della community
L’avvistamento del modello poligonale ricorda altri casi in cui Polyphony Digital ha lasciato indizi visivi prima di pubblicare nuovi veicoli. A dicembre 2022, un breve spezzone con la Jaguar XJ220 apparve durante una visita negli uffici giapponesi: quattro mesi più tardi, la supercar britannica entrò ufficialmente nella line-up di Gran Turismo 7. Lo stesso schema si verificò nel 2019, quando la Ruf CTR3 fu inquadrata in un video interno e fece il suo ingresso in GT Sport nel novembre successivo.
Questi precedenti suggeriscono che lo studio difficilmente mostri un modello completo senza l’intenzione di renderlo pilotabile. In più, la presenza dei Giugiaro a Tokyo, legata al salone Automobile Council di Chiba, conferma un dialogo in atto fra creatore dell’auto e team di sviluppo: condizione che da sempre facilita l’acquisizione di dati tecnici e la cura dei dettagli, fondamentali per una riproduzione fedele.
Per i giocatori italiani – e per chiunque nutra affetto per la semplicità geniale di quel progetto – la prospettiva di ritrovare la Panda accanto alle hypercar contemporanee rappresenta una forte emozione. Rivivere la spensieratezza degli anni Ottanta, con il profumo di un design pensato per le esigenze reali di tutti i giorni, avrebbe il sapore di un omaggio alla creatività industriale tricolore.
In attesa che Polyphony Digital sveli la prossima patch di contenuti, l’immagine silenziosa di quella Panda sullo schermo funziona come una promessa non detta: un suggerimento che basta per far correre la fantasia verso nuovi giri lanciati.
Se le strade di Gran Turismo 7 dovessero davvero accoglierla, sarebbe un ritorno da ricordare, capace di unire la nostalgia di chi c’era con la curiosità dei neofiti, pronti a scoprire come una piccola utilitaria possa lasciare il segno persino tra bolidi da migliaia di cavalli.