Apple sta preparando il lancio di un paio di occhiali intelligenti, la cui commercializzazione è fissata per la fine del 2026. L’anticipazione, diffusa da Bloomberg, tratteggia il profilo di un gadget lifestyle che richiama per filosofia i Meta Ray-Ban e i recenti Android XR di Google, ma che punta su finiture superiori, secondo la tradizione della casa di Cupertino.
Il dispositivo occupa una fase intermedia del percorso che dovrebbe condurre, più avanti, a veri supporti di realtà aumentata; nell’immediato, l’obiettivo è offrire funzioni smart da utilizzare a mani libere, senza sacrificare estetica e comodità.
Funzioni pensate per la quotidianità
Le prime specifiche delineano una montatura leggera con lenti trasparenti, corredata da fotocamere quasi invisibili e microfoni orientati alla voce.
Grazie a questi sensori e a un’unità di calcolo dedicata all’intelligenza artificiale, gli occhiali potranno catturare foto in alta definizione o clip video, tradurre dialoghi fra interlocutori che parlano lingue diverse, fornire indicazioni giro-per-giro durante una passeggiata, riprodurre brani in streaming, gestire chiamate e descrivere l’ambiente circostante in tempo reale.
Tutto viene elaborato in locale o nel cloud proprietario, riducendo la necessità di estrarre lo smartphone. Manca deliberatamente qualunque sovrapposizione grafica nel campo visivo: la realtà aumentata, meta finale di Cupertino, resta in attesa di batterie e chip capaci di garantire autonomia e prestazioni adeguate a un prodotto leggero e alla moda.
Roadmap di sviluppo e produzione
Finora il programma è rimasto lontano dai riflettori, ma le attività hanno ormai guadagnato velocità. Secondo le fonti citate da Bloomberg, Apple prevede di realizzare un lotto pilota di prototipi entro dicembre 2025. Quelle unità saranno impiegate per prove sul campo, controlli termici e test di resistenza.
Superata la valutazione interna, i fornitori avvieranno le linee produttive dedicate, con l’annuncio ufficiale atteso nel corso del 2026 e l’arrivo sugli scaffali nell’ultimo tratto dell’anno. Il calendario coinciderebbe con quello tradizionalmente riservato all’iPhone, segno di una spinta decisa verso la diffusione di questa nuova categoria.
Software, privacy e integrazione nell’ecosistema
Il perno dell’esperienza sarà Siri, sottoposta a un aggiornamento che la renderà capace di interpretare richieste complesse e di reagire in tempo quasi reale. L’assistente fungerà da unico punto di contatto: basterà un comando vocale per avviare la registrazione di un video, tradurre una frase o ottenere indicazioni.
Bloomberg segnala che un addetto ai lavori considera il prodotto vicino ai Meta Ray-Ban, pur ritenendolo superiormente costruito. A differenza della proposta di Meta, che si affida a Llama e a modelli di Google come Gemini, Apple adotterà soluzioni sviluppate in casa.
Questa scelta garantisce coerenza con iOS, watchOS e visionOS, oltre a una gestione dei dati che rispecchia le politiche di riservatezza già applicate agli altri dispositivi del gruppo.