Fonti incrociate riportano che Google starebbe esaminando un’espansione consistente della propria offerta di sottoscrizioni basate su Gemini, oltre all’attuale pacchetto Advanced. Fra le righe del codice dell’app e nei messaggi condivisi su X, ricercatori indipendenti hanno individuato i riferimenti a due livelli inediti, denominati Gemini Pro e Gemini Ultra.
L’ipotesi, filtrata dal canale TestingCatalog, trova ulteriore conferma in un avviso emerso online in cui si legge che, al raggiungimento di un certo tetto mensile di generazione video, all’utente viene suggerito l’upgrade alla variante più elevata. La possibilità che Google scelga di presentare questi piani durante l’I/O 2025 diventa perciò sempre più concreta.
Gemini Pro e Gemini Ultra: cosa si sa finora
Un post pubblicato dal profilo BartokGabi17 ha mostrato lo screen di un messaggio interno all’app che, dopo la creazione di diversi videoclip, informava l’utente di aver esaurito il quantitativo mensile destinato al piano “Pro”.
Il popup, simile a quello già sperimentato con Veo 2 dentro Gemini Advanced, propone di attendere il rinnovo mensile oppure di passare a “Gemini Ultra”, lasciando intendere che la seconda fascia offrirà un plafond superiore – forse illimitato – per la produzione di contenuti audiovisivi.
Il parallelismo con le limitazioni introdotte in marzo, quando Veo 2 ha debuttato nelle mani degli abbonati alla versione Advanced, fa pensare che Google abbia scelto di distribuire le risorse in modo graduale.
All’epoca Big G spiegò, seppure in termini generici, che i brevi filmati ad alta definizione non avrebbero potuto essere creati senza limiti; la nuova fuga di notizie fornisce finalmente un dettaglio concreto: il limite esiste e viene gestito tramite un avviso che appare nell’interfaccia.
Le denominazioni “Pro” e “Ultra” sembrano inoltre sostituire i vecchi “Premium AI Plus” e “Premium AI Pro”, suggeriti nei mesi scorsi da vari documenti interni trapelati. La scelta di uniformare la nomenclatura con il marchio Gemini, già conosciuto dal grande pubblico grazie alle funzioni di chat, può risultare funzionale in ottica marketing, semplificando la gamma di prodotti e favorendone il riconoscimento.
Potenziamenti per gli utenti AI Premium e possibili annunci all’I/O 2025
Mentre circolano i nomi dei nuovi livelli, il piano AI Premium dentro Google One ha ricevuto un corposo aggiornamento: gli iscritti hanno ottenuto accesso senza sovrapprezzo a NotebookLM Plus, alle funzionalità di Gemini Advanced integrate in Gmail e Docs, oltre ai già presenti 2 TB di spazio cloud. Un pacchetto che rende più appetibile la sottoscrizione annuale e che potrebbe essere ulteriormente arricchito qualora “Pro” e “Ultra” fossero confermati.
A sottolineare l’attesa, la newsletter ufficiale inviata a fine aprile parlava di “nuove possibilità” in arrivo per Gemini, con un focus esplicito sulla produttività e su forme inedite di interazione. Il messaggio si chiudeva rimandando a “aggiornamenti a breve”, frase che molti osservatori hanno collegato agli annunci previsti per la conferenza sviluppatori.
Considerando il percorso di Google negli ultimi dodici mesi – dall’integrazione di Gemini in Android alle API aperte per Sheet e Slides – è plausibile immaginare l’introduzione di soglie personalizzabili per la creazione video, strumenti collaborativi fondati su NotebookLM e, soprattutto, una ridefinizione dei prezzi che renda più chiara la distinzione fra i diversi pacchetti.
Se le indiscrezioni si riveleranno accurate, “Gemini Pro” potrebbe assestarsi su un prezzo intermedio, con limiti mensili controllati, mentre “Gemini Ultra” occuperebbe la fascia premium, mirata ai creator che generano grandi volumi di contenuti.
I dettagli ufficiali, ovviamente, arriveranno soltanto con la presentazione pubblica, ma la direzione intrapresa sembra delineata: Google punta a costruire un ecosistema modulare, capace di adattarsi alle necessità di chi utilizza l’intelligenza artificiale ogni giorno, dallo studente al videomaker professionista.
Con queste premesse, l’appuntamento dell’I/O 2025 si preannuncia come il teatro ideale per svelare la strategia definitiva di Mountain View.