Durante l’appuntamento Upfront dedicato agli inserzionisti, Netflix ha puntato i riflettori sulla propria Ads Suite, un ecosistema proprietario destinato a cambiare il modo in cui gli spot si integrano nel catalogo streaming.
Grazie a un motore di intelligenza artificiale generativa, i messaggi pubblicitari vengono modellati sul titolo che lo spettatore ha scelto, fondendo la comunicazione commerciale con l’atmosfera dello spettacolo in tempo reale.
La mossa segna il distacco dalle piattaforme di terzi e apre la strada a un controllo completo dei dati, dei formati e delle metriche di rendimento, fattori che la società considera indispensabili per sostenere la crescita della formula con pubblicità.
Perché Netflix punta su una piattaforma proprietaria
L’esperienza maturata con la soluzione firmata Microsoft dal 2022 ha convinto il gruppo di Los Gatos che, per crescere nel mercato dell’ad-supported streaming, fosse necessaria l’autonomia totale. Amy Reinhard, alla guida della divisione advertising, ha sottolineato che la gestione interna consente di lanciare strumenti più moderni, offrire misurazioni più puntuali e proporre formati creativi difficili da ottenere quando l’infrastruttura è esterna.
Il controllo diretto permette inoltre di incrociare i dati sui gusti degli abbonati con logiche di targeting raffinate, evitando dispersioni in passaggi intermedi. Quindi, Netflix punta a far convergere l’interesse dello spettatore con le esigenze del brand nel momento più pertinente.
Come funziona il framework guidato dall’IA
Al centro della Ads Suite di Netflix si trova un telaio modulare che utilizza modelli generativi per analizzare contesto, tono e ambientazione di ogni serie o film presente in piattaforma. In frazioni di secondo, il sistema associa al programma uno spot coerente con il suo “mondo narrativo”: una commedia romantica riceve creatività dalle sfumature leggere, mentre un thriller viene abbinato a messaggi più adrenalinici.
Anche se i dettagli tecnici non sono stati divulgati, è chiaro che l’algoritmo seleziona sia il contenuto visivo sia la call-to-action più adatta, garantendo coerenza fra racconto e inserzione.
Nei midroll — le interruzioni collocate a metà della visione — e durante le normali pause, gli annunci potranno comparire tramite sovrapposizioni semi-trasparenti, riquadri secondari o pulsanti “guarda ora”. Questa modalità punta a ridurre la sensazione di distacco tra narrazione e messaggio commerciale, innalzando il coinvolgimento senza richiedere alcun intervento all’utente.
Tempistiche di lancio e cosa attendersi in Europa
Il debutto della Ads Suite di Netflix è avvenuto lo scorso novembre con un programma pilota in Canada; da poche settimane la piattaforma è operativa a pieno regime negli Stati Uniti e sul territorio canadese.
A partire dalla prossima settimana, il servizio raggiungerà dodici Paesi dell’area EMEA che dispongono del piano Standard supportato dalla pubblicità, con una finestra di distribuzione che si protrarrà fino a giugno 2025. Le date precise dipenderanno dai singoli mercati e se l’Italia rientrerà nelle prime ondate resta ancora da verificare.
I formati più sofisticati — sovrapposizioni interattive e call-to-action animate — saranno introdotti gradualmente e completeranno il rollout globale entro il 2026, sempre nelle regioni dove il catalogo è finanziato dagli inserzionisti. Nel frattempo, la società condurrà verifiche costanti per bilanciare frequenza, durata e pertinenza delle inserzioni in base ai comportamenti degli abbonati.