Se qualcuno cerca di contattarti su WhatsApp con un numero a te sconosciuto e un messaggio di questo tipo devi stare molto attento.
Il fenomeno delle truffe telefoniche è sempre più diffuso. L’ultima in ordine di tempo viaggia su WhatsApp: riguarda l’insidiosa truffa del vishing. Si tratta di una forma di phishing vocale: una telefonata fraudolenta, in buona sostanza, che si prefigge di trafugare informazioni personali e dati sensibili alla vittima designata.
In pratica la truffa del vishing si serve di una voce registrata che invita l’utente a salvare il numero in rubrica per proseguire poi la conversazione sulla popolare app di messaggistica istantanea di Meta. A volte la richiesta di dati personali si accompagna alla promessa (da marinaio naturalmente) di vantaggi come un buon posto di lavoro.
I cybetruffatori, mai dimenticarlo, sono abili manipolatori mentali che fanno leva sulle vulnerabilità della psiche umana. In questo caso sfruttano la naturale attrazione per le opportunità rare e imperdibili, particolarmente urgente in chi è effettivamente alla ricerca di una nuova occupazione. Ecco a cosa bisogna fare attenzione.
Messaggi sospetti su WhatsApp, come riconoscerli
Si segnalano sempre più tentativi di vishing via WhatsApp provenienti da numeri con il prefisso +31 (0031) dei Paesi Bassi. Parliamo, come detto, di telefonate automatizzate che sfruttano le ingenuità degli utenti per sottrarre loro dati preziosi e imbastire così una frode bancaria in piena regola.
I truffatori richiedono informazioni sul curriculum vitae. In questo modo hanno particolarmente presa su chi dovesse avere recentemente inviato domanda di lavoro all’estero che potrebbe così cadere più facilmente nella rete dei criminali. Qualora gli utenti, non accorgendosi di avere a che fare con una truffa, dovessero fornire i loro dati personali rischiano di subire un furto di identità o di mettere a repentaglio il proprio conto corrente.
Con ogni probabilità la chiamata proviene da un numero estero per la maggiore difficoltà da parte delle autorità a risalire all’identità della persona che ha effettuato la chiamata. Questi numeri, infatti, spesso e volentieri sono usati tramite servizi VoIP (Voice over IP), che permettono di camuffare la reale origine geografica della telefonata.
In pratica, così facendo risulta più difficile identificare e perseguire i malintenzionati. Inoltre facendo ricorso a numeri di diversi paesi i cybertruffatori hanno a disposizione una più ampia platea di potenziali vittime e rendono più difficoltosa l’individuazione di “schemi comuni” nelle loro truffe.
Come difendersi dalle truffe perpetrate con la tecnica del vishing? Semplicemente evitando di rispondere a chiamate sospette provenienti da numeri non presenti in rubrica, in particolare se giungono dall’estero.